sabato 13 marzo 2010

4 marzo 2010. Notte

E' notte, notte in ogni senso.

E' notte, è passata da un bel pò la mezzanotte.

Ma' dorme, apparentemente tranquillo, io so che non è tranquillo.
E quando dorme, senza gli occhiali, i suoi lineamenti mi ricordano l'Oriente.... e non la Cina o il Giappone....ma proprio il VietNam.

Il medico curante, nel rilasciare i certificati medici per la prima volta, ci disse che questo/a bambino/a avrà i caratteri somatici del padre... battuta felice o infelice...non saprei...forse voleva essere gentile....forse un giorno il tempo gli darà ragione....forse.

E' notte.
E' buio. Fuori dalla finestra poche luci.

Dentro, è buio totale, nessuna luce.
Quella esile fiammella sembra essersi spenta. Nel silenzio completo.
Senza urla. Senza lacrime.
Mancano ancora giorni. 11 giorni. Pochi giorni.
Tantissimi per noi. Ore infinite.

Di fronte a me, un tavolo con tante stoffine colorate. Sono i pezzetti del nostro cuore che partiranno per le copertine di altre coppie in attesa come noi.
Da più o meno tempo, non conta. Sono coppie in attesa.

L'attesa non si dimentica. Si possono forse dimenticare i mesi.
Non si dimenticano gli anni. Forse cambierà l'angolazione.

L'attesa infinita non si dimentica. Il vuoto non si dimentica. La rabbia non si dimentica.
Questi giorni sono colmi di tanta rabbia. Contro l'ente.
E' una rabbia che lascia senza forza, senza difese, senza progetti.
E guardo fuori.
E'ancora notte.